Tutti i premi Nobel per la Letteratura
Il Premio Nobel per la Letteratura è uno dei cinque Premi Nobel ed è attribuito all’autore maggiormente distintosi nel campo della letteratura mondiale. È stato conferito per la prima volta nel 1901.
Il Premio per la letteratura non fu assegnato negli anni 1914, 1918, 1935, 1940, 1941, 1942, 1943 e 2018 mentre fu rifiutato nel 1958 da Boris L. Pasternak (su pressione del regime sovietico) e nel 1964 da Jean-Paul Sartre (per via del socialismo e perché egli non voleva «trasformarsi in un’istituzione»; fonte della motivazione: Il Post).
Tutti i Premi Nobel per la Letteratura dal 1091 ad oggi
ANNO | PREMIATO | MOTIVAZIONE |
1901 | R.-F.-A. Sully-Proudhomme | (Francia) “in riconoscimento della sua composizione poetica, che dà prova di un alto idealismo, perfezione artistica ed una rara combinazione di qualità tra cuore ed intelletto” |
1902 | Theodor Mommsen | (Germania) “al più grande maestro vivente della scrittura storica, con speciale riferimento al suo maggior lavoro, Storia di Roma” |
1903 | Bjørnstjerne Bjørnson | (Norvegia) “un tributo alla sua nobile, magnifica e versatile poeticità, con la quale si è sempre distinto per la chiarezza della sua ispirazione e la rara purezza del suo spirito” |
1904 | Frédéric Mistral e José Echegaray y Eizaguirre |
Frédéric Mistral (Francia): “in riconoscimento della chiara originalità e della vera ispirazione della sua produzione poetica, che splendidamente riflette gli scenari naturali e lo spirito nativo del suo popolo, e, in aggiunta, al suo importante lavoro come filologo provenzale” José Echegaray y Eizaguirre (Spagna): “in riconoscimento delle numerose e brillanti composizioni che, in maniera individuale ed originale, hanno fatto rivivere la grande tradizione del dramma spagnolo” |
1905 | Henryk Sienkiewicz | (Polonia) “per i suoi notevoli meriti come scrittore epico” |
1906 | Giosuè Carducci | (Italia)“non solo in riconoscimento dei suoi profondi insegnamenti e ricerche critiche, ma su tutto un tributo all’energia creativa, alla purezza dello stile ed alla forza lirica che caratterizza il suo capolavoro di poetica” |
1907 | Rudyard Kipling | (Gran Bretagna) “in considerazione del potere dell’osservazione, dell’originalità dell’immaginazione, la forza delle idee ed il notevole talento per la narrazione che caratterizzano le creazioni di questo autore famoso nel mondo” |
1908 | Rudolf Ch. Eucken | (Germania) “in riconoscimento della sua seria ricerca della verità, il suo potere di penetrare il pensiero, la sua enorme capacità di visione, il calore e la forza delle sue opere con le quali ha trasmesso una filosofia idealistica della vita” |
1909 | Selma Lagerlöf | (Svezia) “per l’elevato idealismo, la vivida immaginazione e la percezione spirituale che caratterizzano le sue opere” |
1910 | Paul J. L. Heyse | (Germania) “un tributo alla consumata capacità artistica, permeata dall’idealismo, che egli ha dimostrato durante la sua lunga carriera produttiva come poeta lirico, drammaturgo, novellista e scrittore di storie brevi famose nel mondo” |
1911 | Maurice Maeterlinck | (Belgio) “per le sue molte attività letterarie, specialmente per la sua opera drammatica, che si distinguono per la ricchezza d’immaginazione e la poetica fantastica, che rivela, a volte sotto forma di favola, una profonda ispirazione, mentre in un modo misterioso si rivolge ai sentimenti propri del lettore e ne stimola l’immaginazione” |
1912 | Gerhart Hauptmann | (Germania) “in riconoscimento della sua fertile, varia ed eccelsa produzione nella sfera dell’arte drammatica” |
1913 | Rabindranath Tagore | (India) “per la profonda sensibilità, per la freschezza e bellezza dei versi che, con consumata capacità, riesce a rendere nella sua poeticità, espressa attraverso il suo linguaggio inglese, parte della letteratura dell’ovest” |
1915 | Romain Rolland | (Francia) “un tributo all’elevato idealismo della sua produzione letteraria, alla comprensione ed all’amore per la verità con le quali ha descritto i diversi tipi di esistenza umana” |
1916 | C. G. Verner von Heidenstam | (Svezia) “in riconoscimento della sua importanza come esponente rappresentativo di un nuovo tempo nella nostra letteratura” |
1917 | Karl A. Gjellerup e Henrik Pontoppidan |
Karl A. Gjellerup (Danimarca): “per la sua varia e ricca poeticità, ispirata da elevati ideali” Henrik Pontoppidan (Danimarca): “per le sue reali descrizioni della vita moderna in Danimarca” |
1919 | Carl Spitteler | (Svizzera) “in riconoscimento al suo poema epico, Olympischer Frühling” |
1920 | Knut Hamsun | (Norvegia) “per il suo monumentale lavoro. Il risveglio della Terra” |
1921 | Anatole France | (Francia) “in riconoscimento della sua brillante realizzazione letteraria, caratterizzata da nobiltà di stile, profonda comprensione umana, grazia, e vero temperamento gallico” |
1922 | Jacinto Benavente y Martinez | (Spagna) “per il felice metodo col quale ha proseguito la tradizione illustre del dramma spagnolo” |
1923 | William ButlerYeats | (Irlanda) “per la sua poetica sempre ispirata, che con alta forma artistica ha dato espressione allo spirito di un’intera nazione” |
1924 | Wladyslaw S. Reymont | (Polonia) “per il suo grande romanzo epico, I contadini” |
1925 | George Bernard Shaw | (Gran Bretagna) “Per il suo lavoro intriso di idealismo ed umanità, la cui satira stimolante è spesso infusa di una poetica di singolare bellezza” |
1926 | Grazia Deledda | (Italia) “Per la sua ispirazione idealistica, scritta con raffigurazioni di plastica chiarezza della vita della sua isola nativa, con profonda comprensione degli umani problemi” |
1927 | Henri Bergson | (Francia) “In riconoscimento delle sue ricche e animate idee e della brillante capacità con la quale ha saputo esprimerle” |
1928 | Sigrid Undset | (Norvegia) “Principalmente per la sua imponente descrizione della vita nordica durante il medioevo” |
1929 | Thomas Mann | (Germania) “Principalmente per i suoi grandi romanzi I Buddenbrook e La montagna incantata” |
1930 | Sinclair Lewis | (USA) “Per la sua arte descrittiva vigorosa e grafica e per la sua abilità nel creare, con arguzia e spirito, nuove tipologie di personaggi” |
1931 | Erik Axel Karlfeldt | (Svezia) “Per la poesia di Erik Axel Karlfeldt” |
1932 | John Galsworthy | (Gran Bretagna) “Per la sua originale arte narrativa, che trova la sua forma più alta ne La saga dei Forsyte” |
1933 | Ivan A. Bunin | (apolide) “Per la precisione artistica con la quale ha trasposto le tradizioni classiche russe in prosa” |
1934 | Luigi Pirandello | (Italia) “Per il suo ardito e ingegnoso rinnovamento dell’arte drammatica e teatrale” |
1936 | Eugene O’Neill | (USA) “Per la forza, l’onestà e le emozioni profondamente sentite dei suoi lavori drammatici, che incarnano un concetto originale di tragedia” |
1937 | Roger Martin du Gard | (Francia) “Per la forza artistica e la verità con la quale ha dipinto il conflitto umano così come gli aspetti fondamentali della vita contemporanea nel suo ciclo di romanzi Les Thibault” |
1938 | Pearl S. Buck | (USA) “Per le sue ricche e veramente epiche descrizioni della vita contadina in Cina e per i suoi capolavori biografici” |
1939 | Frans Eemil Sillanpää | (Finlandia) “Per la sua profonda comprensione dei contadini del proprio paese e la squisita arte con la quale ha ritratto il loro modo di vivere e la relazione con la natura” |
1944 | Johannes V. Jensen | (Danimarca) “Per la sua fervida immaginazione poetica con la quale ha combinato una intellettuale curiosità e uno stile fresco e creativo” |
1945 | Gabriela Mistral | (Cile) “Per la sua lirica, ispirata da forti emozioni, che ha fatto del suo nome un simbolo delle aspirazioni idealistiche dell’intero mondo latino americano” |
1946 | Hermann Hesse | (Svizzera) “Per la sua forte ispirazione letteraria coraggiosa e penetrante esempio classico di ideali filantropici ed alta qualità di stile” |
1947 | André Gide | (Francia) “Per la sua opera artisticamente significativa, nella quale i problemi e le condizioni umane sono stati presentati con un coraggioso amore per la verità e con una appassionata penetrazione psicologica” |
1948 | Thomas S. Eliot | (Gran Bretagna) “Per il suo notevole e pioneristico contributo alla poesia contemporanea” |
1949 | William Faulkner | (USA) “Per il suo contributo forte e artisticamente unico al romanzo americano contemporaneo” |
1950 | Bertrand Russell | (Gran Bretagna) “In riconoscimento ai suoi vari e significativi scritti nei quali egli si erge a campione degli ideali umanitari e della libertà di pensiero” |
1951 | Pär F. Lagerkvist | (Svezia) “Per il suo vigore artistico e per l’indipendenza del suo pensiero con cui cercò, nelle sue opere, di trovare risposte alle eterne domande che l’umanità affronta” |
1952 | François Mauriac | (Francia) “Per il profondo spirito e l’intensità artistica con la quale è penetrato, nei suoi romanzi, nel dramma della vita umana” |
1953 | Winston Churchill | (Gran Bretagna) “Per la sua padronanza delle descrizioni storiche e biografiche, nonché per la brillante oratoria in difesa ed esaltazione dei valori umani” |
1954 | Ernest Hemingway | (USA) “Per la sua maestria nell’arte narrativa, recentemente dimostrata con Il vecchio e il mare e per l’influenza che ha esercitato sullo stile contemporaneo” |
1955 | Halldór K. Laxness | (Islanda) “Per la vivida potenza epica con la quale ha rinnovato la grande arte narrativa dell’Islanda” |
1956 | Juan Ramón Jiménez | (Spagna) “Per la sua poesia piena di slancio, che costituisce un esempio di spirito elevato e di purezza artistica nella lingua spagnola” |
1957 | Albert Camus | (Francia) “Per la sua importante produzione letteraria, che con perspicace zelo getta luce sui problemi della coscienza umana nel nostro tempo” |
1958 | Boris L. Pasternak (rifiutato su pressione del regime sovietico) | (Russia) “per i suoi importanti risultati sia nel campo della poesia contemporanea che in quello della grande tradizione epica russa” |
1959 | Salvatore Quasimodo | (Italia) “Per la sua poetica lirica, che con ardente classicità esprime le tragiche esperienze della vita dei nostri tempi” |
1960 | Saint-John Perse | (Francia) “Per il volo sublime ed il linguaggio evocativo della sua poesia che in modo visionario riflette gli stati del nostro tempo” |
1961 | Ivo Andric | (Jugoslavia) “Per la forza epica con la quale ha tracciato temi e descritto destini umani tratti dalla storia del proprio Paese” |
1962 | John E. Steinbeck | (USA) “Per le sue scritture realistiche ed immaginative, unendo l’umore sensibile e la percezione sociale acuta” |
1963 | Ghiorgos Seféris | (Grecia) “Per i suoi scritti eminentemente lirici, ispirati da un profondo legame con il mondo della cultura ellenica” |
1964 | Jean-Paul Sartre (premio rifiutato per via del socialismo e perché egli non voleva «trasformarsi in un’istituzione») [Fonte della motivazione: Il Post] |
(Francia) “Per la sua opera che, ricca di idee e pregna di spirito di libertà e ricerca della verità, ha esercitato un’influenza di vasta portata nel nostro tempo” |
1965 | Michail Aleksandrovič Šolochov | (Russia) “Per la potenza artistica e l’integrità con le quali, nella sua epica del Don, ha dato espressione a una fase storica nella vita del popolo russo” |
1966 | Shemuel Yoseph Agnon E Nelly Sachs |
Shemuel Yoseph Agnon (Israele): “per la sua arte narrativa profondamente caratteristica con i temi della vita della gente ebrea” Nelly Sachs (Germania): “per la sua scrittura lirica e drammatica eccezionale, che interpreta il destino d’Israele con resistenza commovente” |
1967 | Miguel Angel Asturias | (Guatemala) “Per i suoi vigorosi risultati letterari, profondamente radicati nei tratti distintivi e nelle tradizioni degli Indiani dell’America Latina” |
1968 | Yasunari Kawabata | (Giappone) “Per la sua abilità narrativa, che esprime con grande sensibilità l’essenza del pensiero giapponese” |
1969 | Samuel Beckett | (Irlanda) “Per la sua scrittura, che – nelle nuove forme per il romanzo ed il dramma – nell’abbandono dell’uomo moderno acquista la sua altezza” |
1970 | Aleksandr I. Solzenicyn | (Russia) “Per la forza etica con la quale ha proseguito l’indispensabile tradizione della letteratura russa” |
1971 | Pablo Neruda | (Cile) “Per una poesia che con l’azione di una forza elementare porta vivo il destino ed i sogni del continente” |
1972 | Heinrich Böll | (RFG) “Per la sua scrittura che con la relativa combinazione di vasta prospettiva sul suo tempo e di un’abilità sensibile nella descrizione ha contribuito ad un rinnovamento della letteratura tedesca” |
1973 | Patrick White | (Australia) “Per un’arte narrativa epica e psicologica che ha introdotto un nuovo continente nella letteratura” |
1974 | Eyvind Johnson e Harry Martinson |
(Svezia) Johnson: “Per un’arte narrativa, lontana da vedersi negli anni e nei paesi, al servizio della libertà” Martinson: “Per una scrittura che cattura le gocce di rugiada e riflette il cosmo” |
1975 | Eugenio Montale | (Italia) “Per la sua poetica distinta che, con grande sensibilità artistica, ha interpretato i valori umani sotto il simbolo di una visione della vita priva di illusioni” |
1976 | Saul Bellow | (USA) “Per la sensibilità umana e la sottile analisi della cultura contemporanea che si trovano combinati nella sua opera” |
1977 | Vicente Aleixandre | (Spagna) “Per una scrittura poetica creativa che illumina la condizione dell’uomo nell’universo e nella società attuale, allo stesso tempo rappresentando il grande rinnovamento delle tradizioni della poesia spagnola tra le guerre” |
1978 | Isaac Bashevis Singer | (USA) “Per la sua veemente arte narrativa che, radicata nella tradizione culturale ebraico-polacca, fa rivivere la condizione umana universale” |
1979 | Odysseus Elytis | (Grecia) “Per la sua poesia, che, contro lo sfondo di tradizione greca, dipinge con forza e chiarezza intellettuale la lotta dell’uomo moderno per la libertà e la creatività” |
1980 | Czeslaw Milosz | (Polonia) “Che con voce chiara e lungimirante espone la condizione degli uomini in un mondo di gravi conflitti” |
1981 | Elias Canetti | (Austria) “Per i suoi lavori caratterizzati da un’ampia prospettiva, ricchezza di idee e potere artistico” |
1982 | Gabriel García Márquez | (Colombia) “Per i suoi romanzi e racconti, nei quali il fantastico e il realistico sono combinati in un mondo riccamente composto che riflette la vita e i conflitti di un continente” |
1983 | William Golding | (Gran Bretagna) “Per i suoi romanzi che, con l’acume di un’arte narrativa realistica e la diversità e universalità del mito, illuminano la condizione umana nel mondo odierno” |
1984 | Jaroslav Seifert | (Cecoslovacchia) “Per la sua poesia che, dotata di freschezza, sensualità ed inventiva, fornisce un’immagine di liberazione dello spirito e della versatilità indomita dell’uomo” |
1985 | Claude Simon | (Francia) “Che nei suoi romanzi fonde la creatività del poeta e del pittore nella profonda conoscenza del tempo e la descrizione della condizione umana” |
1986 | Wole Soyinka | (Nigeria) “Che in un’ampia prospettiva culturale e con una poetica fuori dagli schemi mostra il dramma dell’esistenza” |
1987 | Josif Brodskij | (URSS) “Per una condizione di scrittore esauriente, denso di chiarezza di pensiero e di intensità poetica” |
1988 | Nagîb Mahfuz | (Egitto) “Che, attraverso gli impianti ricchi di sfumatura – ora con limpide vedute realistiche, ora evocativamente ambiguo – ha formato un’arte narrativa araba che si applica a tutta l’umanità” |
1989 | Camilo José Cela | (Spagna) “Per una prosa ricca ed intensa, che con la pietà trattenuta forma una visione mutevole della vulnerabilità dell’uomo” |
1990 | Octavio Paz | (Messico) “Per una scrittura appassionata, dai larghi orizzonti, caratterizzata da intelligenza sensuale e da integrità umanistica” |
1991 | Nadine Gordimer | (Sud Africa) “Che con la sua scrittura epica magnifica – nelle parole di Alfred Nobel – è stata di notevole beneficio all’umanità” |
1992 | Derek Walcott | (Santa Lucia) “Per un’apertura poetica di grande luminosità, sostenuto da una visione storica, il risultato di un impegno multiculturale” |
1993 | Toni Morrison | (USA) “Che in racconti caratterizzati da forza visionaria e rilevanza poetica dà vita ad un aspetto essenziale della realtà statunitense” |
1994 | Kenzaburo Oe | (Giappone) “Che con forza poetica crea un mondo immaginario in cui vita e mito si condensano per formare uno sconcertante ritratto dell’attuale condizione umana” |
1995 | Seamus Heaney | (Irlanda) “Per gli impianti di bellezza lirica e di profondità etica, che esaltano i miracoli giornalieri e la vita passata” |
1996 | Wislawa Szymborska | (Polonia) “Per la poesia che con ironica precisione permette al contesto storico e biologico di venire alla luce in frammenti di realtà umana” |
1997 | Dario Fo | (Italia) “Seguendo la tradizione dei giullari medioevali, dileggia il potere restituendo la dignità agli oppressi” |
1998 | José Saramago | (Portogallo) “Che con parabole sostenute da immaginazione, compassione e ironia ci permette ancora una volta di afferrare una realtà illusoria” |
1999 | Günther Grass | (Germania) “Le cui licenziose fiabe ritraggono la faccia dimenticata della storia” |
2000 | Gao Xingjiang | (Cina) “Per un’opera dal valore universale, intuito pungente e ingenuità linguistica che hanno aperto nuove strade al romanzo e al teatro cinese” |
2001 | Vidiadhar S. Naipaul | (Gran Bretagna) “Per aver unito una descrizione percettiva ad un esame accurato incorruttibile costringendoci a vedere la presenza di storie soppresse” |
2002 | Imre Kertész | (Ungheria) “Per una scrittura che sostiene l’esperienza fragile dell’individuo contro l’arbitrarietà barbarica della storia” |
2003 | John Maxwell Coetzee | (Sud Africa) “Che in innumerevoli maschere ritrae il sorprendente coinvolgimento dello straniero” |
2004 | Elfriede Jelinek | (Austria) “Per il flusso melodico di voci e controvoci in romanzi e testi teatrali, che con estremo gusto linguistico rivelano l’assurdità dei cliché sociali e il loro potere” |
2005 | Harold Pinter | (Gran Bretagna) “Perché nelle sue commedie [egli] scopre il baratro che sta sotto le chiacchiere di tutti i giorni e spinge ad entrare nelle stanze chiuse dell’oppressione” |
2006 | Pamuk Orhan | (Turchia) “Perché nel ricercare l’anima malinconica della sua città natale, ha scoperto nuovi simboli per rappresentare scontri e legami fra diverse culture” |
2007 | Doris Lessing | (Gran Bretagna) “Cantrice dell’esperienza femminile, che con scetticismo, fuoco e potere visionario ha messo sotto esame una civiltà divisa” |
2008 | Jean-Marie Gustave Le Clézio | (Francia) “Autore di nuove partenze, avventura poetica ed estasi sensuale, esploratore di un’umanità al di là e al di sotto della civiltà regnante” |
2009 | Herta Müller | (Germania) “Con la concentrazione della poesia e la franchezza della prosa ha rappresentato il mondo dei diseredati” |
2010 | Mario Vargas Llosa | (Perù) “Per la sua cartografia delle strutture del potere e per la sua immagine della resistenza, della rivolta e della sconfitta dell’individuo” |
2011 | Tomas Tranströmer | (Svezia) “Attraverso le sue immagini dense e nitide, ha dato nuovo accesso alla realtà” |
2012 | Mo Yan, pseudonimo di Guan Moye | (Cina) “Che con un realismo allucinatorio fonde racconti popolari, storia e contemporaneità” |
2013 | Alice Munro | (Canada) “Maestra del racconto breve contemporaneo” |
2014 | Patrick Modiano | (Francia) “Per l’arte della memoria con la quale ha evocato i destini umani più inafferrabili e scoperto il mondo della vita dell’occupazione” |
2015 | Svjatlana Aleksievic | (Bielorussia, nata in Repubblica Socialista Sovietica Ucraina) “Per la sua opera polifonica, un monumento alla sofferenza e al coraggio nel nostro tempo” |
2016 | Bob Dylan | (Stati Uniti) “Per aver creato nuove espressioni poetiche all’interno della grande tradizione della canzone americana” |
2017 | Kazuo Ishiguro | (Regno Unito, nato in Giappone) “Che, in romanzi di grande forza emotiva, ha scoperto l’abisso sotto il nostro illusorio senso di connessione con il mondo” |
2018 | Olga Tokarczuk | (Assegnato nel 2019, Polonia) “Per un’immaginazione narrativa che con passione enciclopedica rappresenta l’attraversamento dei confini come forma di vita” |
2019 | Peter Handke | (Austria) “Per un lavoro influente che con ingegnosità linguistica ha esplorato la periferia e la specificità dell’esperienza umana” |
2020 | Louise Glück | (Stati Uniti) “Per la sua inconfondibile voce poetica che con l’austera bellezza rende universale l’esistenza individuale.” |