I baffi
di Emmanuel Carrère
Il tratto distintivo del protagonista di questo romanzo sono i baffi, dei bei baffoni che ha sempre portato. Ed è a seguito della loro scomparsa, per così dire, che iniziano ad accadere una serie di eventi che hanno dell’assurdo, dell’inverosimile.
E più la storia prosegue, più le perplessità del protagonista in merito alla natura dei fatti aumentano, assieme a quelle del lettore. E aumenta è anche il ritmo, scena dopo scena e quando finalmente si pensa di aver capito qualcosa ecco che ci si trova punto e a capo scivolando inesorabilmente verso un finale a dir poco agghiacciante.
Durante tutta questa inquietante vicenda il lettore si troverà a interrogarsi, assieme al protagonista, sul significato di reale. A riflettere sul valore di una testimonianza, sulla perdita presunta o supposta dell’equilibrio mentale, sulla fuga da ciò che è noto ma dannoso verso qualcosa di ignoto ma in cui riporre la speranza di un nuovo inizio. Memoria permettendo.
Questo è il secondo romanzo scritto da Carrère, anno 1986, edito adesso da Adelphi e diverso tempo fa Bompiani. C’è chi dice che si nota essere uno dei suoi primi, che la scrittura non compete con quella degli ultimi lavori dell’autore. Vero. Come è vero altresì che il libro non manca di quel genio, di quella mente così… “affilata” e folle che firmerà titoli pazzeschi della letteratura contemporanea.
Consigliato: sì
DESCRIZIONE
È quasi un capriccio, uno scherzo, quello di tagliarsi i baffi, da parte del protagonista di questo inquietante romanzo. Ma ci sono scherzi (Milan Kundera insegna) che possono avere conseguenze anche molto gravi. Il nostro non più baffuto eroe si troverà infatti proiettato di colpo – lui che voleva solo fare una sorpresa alla moglie – in un universo da incubo: perché tutti quelli che lo conoscono da anni, e la moglie per prima, affermano di non averli mai visti, quei baffi, e che dunque nella sua faccia niente è cambiato. Il mondo comincia allora ad apparirgli «fuor di squadra», e il confine tra la realtà e la sua immaginazione sempre più sfumato. Delle due l’una: o è pazzo, o è vittima di un mostruoso complotto, ordito dalla moglie con la complicità di amici e colleghi, per convincerlo che è pazzo. Non gli resta che fuggire, il più lontano possibile. Ma servirà? O non è altro, la fuga stessa, che il punto di non ritorno? Per nessun lettore sarà facile ripensare a questo libro – in cui ritroviamo le atmosfere visionarie e paranoiche di quel Philip K. Dick sul quale Emmanuel Carrère ha scritto con illuminante finezza – senza un brivido di turbamento.
Scheda del libro
Genere: Narrativa moderna e contemporanea
Editore: Adelphi
Collana: Fabula
Data uscita: 27/02/2020
ISBN: 9788845934599
Dalla copertina
Dettagli
Genere: Narrativa moderna e contemporanea
Editore: Adelphi
Collana: Fabula
Data uscita: 27/02/2020
ISBN: 9788845934599
L’autore
Emmanuel Carrère
Leggi la biografia su Treccani [wp-svg-icons icon=”redo-2″ wrap=”span”]
Ciao Katia,
come promesso sono venuto a trovarti qui a casa tua e il primo romanzo di cui ho letto il tuo commento è questo di Carrère. Perché mi aveva già attratto, perché adoro la lingua francese e sono sempre in cerca di romanzi da leggere in lingua originale… E questo sarà sicuramente uno dei prossimi che metterò in lista vista anche la tua bella e positiva recensione.
Ciao Luca,
sono contenta sia della tua visita che del tuo commento. Questo libro di Carrère ti resterà indelebile, ne sono convinta. Fammi sapere poi quando lo avrai letto, se ti è piaciuto.
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